PROYECTO BELLAMAR di Antonio Danieli ed Esteban Grau.

 

 

Il "Proyecto Bellamar", nasce nel 2003 dall’idea di Antonio Danieli ed Esteban Grau, con la collaborazione del Gruppo Speleologico San Marco di Venezia, del Comitè Espeleologico de Matanzas e della Federazione Speleologica Veneta; col patrocinio della Società Speleologica Italiana, della Sociedad Espeleologica de Cuba e dal 2012 della Federazione Speleologica Francese, ed ha come obiettivi, la rivalutazione e la salvaguardia del patrimonio carsico cubano, attraverso la realizzazione e la diffusione di audiovisivi (3D).

 


 

 Nel 2006, dopo tre spedizioni speleologiche congiunte, abbiamo iniziato la presentazione dei nostri primi audiovisivi sul patrimonio carsico cubano e in particola modo quello dell'altopiano di Bellamar. Grazie a questi audiovisivi, ci è stato chiesto di partecipare ad una importante riunione programmatica di Governo. Obiettivo della riunione era deliberare una lottizzazione risalente agli anni '80, che prevedeva lo sviluppo della città di Matanzas sopra l'altopiano di Bellamar per soddisfare l'emergenza abitativa legata una nascente raffineria.


 

 

 

 Lo stupore generato dalle nostre immagini è stato sufficiente a convincere le autorità politiche a desistere nelle loro intenzioni, annullando seduta stante la riunione e dichiarare, poco tempo dopo, l'area di Bellamar e di Santa Catalina, altra grotta di notevole interesse geologico, parchi naturali nazionali, affidandone la gestione, per la prima volta a Cuba, ad un ente privato, la Fondazione Antonio Nuñez Jménez che da questo momento, entra a pieno titolo nel progetto come intermediario col governo.

 

 


 

 

 Fin dalla sua nascita, il progetto ha puntato alla sua auto sostenibilità in terra cubana, e questo obiettivo è stato raggiunto nel 2008, grazie ad una sala di proiezione 3D allestita presso la grotta turistica di Bellamar che, ogni giorno, mostra i nostri audiovisivi e, grazie ai quali, ci è stata riconosciuta, una piccola percentuale sul biglietto turistico.


 

 

 

 Grazie a questo contributo gestito dalla Fondazione Antonio Nuñez Jménez e grazie alla collaborazione dell’associazione di volontariato Francia America Latina di Bordeaux che si occupa dello sviluppo della permacultura nei paesi latinoamericani, è stato edificato un centro didattico polifunzionale dedicato al carsismo e allo sviluppo sostenibile dell'area secondo i metodi della permacultura denominato "JARDINES DE BELLAMAR".

 


 

 

 

 

Il Governo, visti i risultati derivanti dalla cura del territorio, e visto l'interesse dei campesinos che vivono sull'altopiano ad abbracciare questa cultura di vita tesa all'auto sostenibilità, ogni anno, ha assegnato al Progetto nuovi terreni intorno al centro, i quali, vengono coltivati e riforestati dai campesinos di Bellamar.

 


 

 

 Attualmente sono circa 40 le famiglie dell’area che aderiscono al Progetto, impegnandosi ad adottare nelle proprie abitazioni, sprovviste di impianto fognario, il bagno secco e vasche di fitodepurazione per le acque reflue domestiche, ricevendo in cambio dal Progetto, la fornitura di acqua corrente. Questa, viene garantita da una elettropompa collegata ad un impianto fotovoltaico, integrato da una pompa eolica di sollevamento acqua, le quali, grazie ad un pozzo appositamente scavato, intercettano una ricca falda sottostante, individuata dagli speleologi.


 

 

 Ad oggi sull’area di Bellamar, grazie anche al contributo dell’ente forestale cubano, sono stati piantati circa 15.000 alberi in prevalenza endemici, di cui circa 7.000 da frutto.

La qualità dei prodotti ortofrutticoli ottenuti attraverso metodi di coltivazione strettamente biologiche, è stata molto apprezzata dai ristoranti adiacenti la grotta turistica di Bellamar, i quali si riforniscono giornalmente di prodotti freschi, generando così, un'economia circolare a chilometro zero molto apprezzata dalla governance provinciale e nazionale.


Attualmente il Progetto, garantisce lavoro a 18 operatori che si occupano quotidianamente:

  • della gestione del Progetto e del centro;
  • dell'accompagnamento turistico e di scuole presso la grotta di Bellamar e di Santa Catalina;
  • dell'organizzazione di laboratori d'educazione ambientale presso il centro;
  • del personale di sorveglianza presso il parco naturale della grotta di Santa Catalina;
  • dello sviluppo e gestione del progetto di permacultura denominato "Jardines de Bellamar";
  • della gestione delle sale di proiezione 3D presso la Gruta del San Juan a Matanzas e la Grotta turistica di Bellamar.

 

 

 

 

 

 


 

 Inoltre, il progetto contribuisce a finanziare il progetto “Cuba Bat”, finalizzato al monitoraggio e studio dei chirotteri cubani. 

 

Dulcis in fundo, parte dei proventi sono serviti anche alla ristrutturazione della sede della Sociedad Espeleologica de Cuba a L’Avana, sede che era chiusa da diversi anni in quanto inagibile e che risulta logisticamente strategica per le attività della SEC e per i gruppi speleologici internazionali che giungono a Cuba.

 


 

 Dal 2009, ha iniziato a prender parte alle spedizioni un team internazionale di speleo-fotografi 3D “LA SALLE 3D International Team”, e da questo momento, le spedizioni, grazie anche al contributo di Michel Renda, hanno assunto un carattere sempre più internazionale con il coinvolgimento di speleologi francesi e da tutta Europa, ottenendo nel 2012 il patrocinio della Federazione Speleologica Francese. Inoltre, la presenza nel Team di ricercatori come Nicola Tisato, ha favorito ricerche scientifiche che hanno coinvolto l'ETH di Zurigo e altre università con diverse pubblicazioni scientifiche.

 

 


   

 

 E’ bene precisare che, in 20 anni di attività, il Progetto non ha interessato solo l’area di Bellamar ma anche tutte le principali aree carsiche e grotte dell’isola. Da quando poi, nel tempo, anche Esteban Grau è divenuto un bravissimo fotografo 3D, l'interesse si è allargato anche all’avio-fauna e ai fondali marini dell’isola. Grazie a questo, siamo giunti ad avere un archivio video fotografico 3D di notevolissimo interesse, il quale, non sta sfuggendo all’attenzione di media e degli enti cubani notoriamente sensibili alle tematiche di protezione ambientale.

 


 

 

 Numerose sono state le interviste rilasciate in questi anni ai media nazionali grazie anche ad una mostra fotografica che viene esposta presso le principali sedi espositive dell'isola come ad esempio il museo di storia naturale a L'Avana e la “Fabrica de Arte Cubano”, il più importante e moderno spazio culturale de L’Avana. Periodicamente i nostri video  vengono proiettati anche presso il prestigioso Palazzo Segundo Gauce che, al suo interno, dispone di una sala di proiezione 3D.

 


 

 Inoltre, in occasione della ricorrenza del suo 325° anno di fondazione, nel 2018 la città di Matanzas è stata interessata da una imponente attività di ristrutturazione del centro storico, al fine di riqualificarla turisticamente. Grazie a questo, il governo ci ha reso disponibile un magazzino completamente ristrutturato, ubicato in un’area prestigiosa lungo il fiume San Juan, per l’allestimento di una sala di proiezione 3D da circa 30/40 posti e un ampio spazio allestito per mostre fotografiche a tema naturalistico.

Oggi la sala  denominata "Gruta de San Juan" è perfettamente funzionante e attira la visita di numerose scolaresche e turisti.


 

 

 Molteplici sono le attività correlate al Progetto realizzate in questi anni: mostre fotografiche, eventi culturali, proiezioni 3D itineranti organizzate in diverse scuole e comunità dell'Isola, una fra tutte, denominata "Adotta una sorgente", ha avuto inizio grazie al coinvolgimento dell’Istituto di Istruzione Superiore Levi Ponti di Mirano (VE)  e la scuola paritaria cubana Ernest Telman di Matanzas, che hanno dato il la a una attività di interscambio che ha permesso di allestire un piccolo laboratorio didattico.


 

 

Il progetto, studiato appositamente per le scuole, è stato sviluppato sul tema del monitoraggio chimico-fisico delle acque carsiche ed ha richiesto l'allestimento di un laboratorio di analisi delle acque presso il centro. Complessivamente, in due anni di attività 2014/2015, il progetto ha visto coinvolte una sessantina di persone tra studenti, docenti e tecnici specializzati, oltre agli speleologi che hanno gestito la programmazione, escursioni e logistica. Per ulteriori informazioni Vi rimandiamo alla pagina "adotta una sorgente" che troverete in questo sito.


alcune immagini dell'attività svolta presso il centro polifunzionale Jardine de Bellamar

Antonio Danieli & Esteban Grau